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"Due giovani giornalisti di "Forum Histoire" dopo molta insistenza riescono a intervistare per il numero speciale di fine millennio un esiliato russo naturalizzato francese, Francois Delvaux, trasferitosi a Parigi da Napoli, dove era stato per alcuni anni nel campo profughi di Fuorigrotta. È il racconto della sua vita, dei ricordi dell'assedio di Leningrado, gli anni dell'università e del primo amore, l'ingiusto e inatteso processo conclusosi con la sua condanna all'esilio con l'allontanamento forzato dai suoi cari, gli interrogatori della polizia occidentale, il cambiamento di identità e di nazionalità, i pericoli dell'attività di agente dei servizi segreti francesi intrapresa al solo scopo di poter rivedere i suoi e aiutare i dissidenti, intellettuali artisti e religiosi, del suo Paese. Un acuto sguardo gettato sulla recente storia europea: l'avvento e la diffusione del comunismo, la tirannia staliniana, il nazifascismo e la seconda guerra mondiale, il XX Congresso del Partito Comunista Sovietico e "il disgelo", la primavera di Praga e il maggio '68 di Parigi, i funerali di Jean-Paul Sartre, il bicentenario della Rivoluzione francese, la caduta del muro di Berlino e la faticosa lenta conquista della libertà e della democrazia in Russia e nei Paesi dell'est europeo. Una narrazione avvincente, di alto livello per scrittura e contenuto." (Antonio Filomarino)